Codice Etico

TITOLO I  - PRINCIPI

Art. 1: Ogni volontario IPF deve finalizzare la propria azione esclusivamente allo sviluppo dell'Associazione ed al raggiungimento degli scopi della stessa, nel rispetto dell'interesse soprattutto dei bisognosi, avendo l’Associazione la responsabilità morale di fungere da “formatore della cultura del bene”.  Il volontario IPF dovrà sempre ricordare che occorre mettere da parte ogni interesse personale per poter far fronte all’interesse primario che è quello della collettività.

Art. 2: Il volontario IPF deve tenere una condotta irreprensibile, gli uni verso gli altri, applicando i principi dell’uguaglianza, della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e della vita. E’ vincolato all'osservanza del segreto professionale su ciò che gli è confidato o di cui viene a conoscenza nell'espletamento delle attività. Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto e il regolamento dell’Associazione e si impegna  per sensibilizzare altre persone al volontariato.

Art. 3: Tutti i volontari IPF hanno il dovere di aggiornarsi e formarsi professionalmente. L'Associazione si impegna a formare i propri volontari attraverso l’organizzazione di almeno un evento formativo l'anno. La formazione verrà affidata a tutor scelti fra le figure interne all'Associazione, la loro  azione formativa verrà monitorata dal consiglio d'amministrazione che in qualunque momento potrà procedere alla revoca dei “tutor”.

Art. 4: Il volontario IPF svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre la garanzia che alle sue spalle c’è un’Organizzazione riconosciuta dalle leggi dello Stato. Tutti i componenti dell’associazione (staff, volontari, collaboratori) devono garantire la corretta utilizzazione delle informazioni personali ed aziendali a cui hanno accesso, nel rispetto delle leggi sulla privacy e della dignità delle persone.

TITOLO II - PROCEDURE

Art. 1: Tutti debbono rispettare le decisioni strategiche dettate dal Consiglio Direttivo e finalizzate al raggiungimento degli scopi sociali.

Art. 2: Tutti i conflitti, potenziali o reali che siano, devono essere comunicati tempestivamente e per iscritto al Consiglio Direttivo.

Art. 3: Il Consiglio Direttivo esaminerà gli atti ed interverrà per cercare di individuare ed eliminare ogni elemento di “crisi” o di “incomprensione”, applicando le regole ed i principi base dell’amore e della sopportazione, sempre nel pieno rispetto della dignità e della personalità delle parti.

Art. 4: Ai volontari IPF verrà riconosciuto il rimborso delle spese sostenute per l'Associazione previa presentazione della relativa nota spese.

TITOLO III - DISPOSIZIONI FINALI

Art.1: L'associazione si impegna a tutelare tutti i volontari che osserveranno  integralmente il contenuto del presente codice etico.